Matthew Bellamy
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Matthew Bellamy
Matthew James Bellamy
Nazionalità Inghilterra
Genere Alternative rock
Pop rock
Synth rock
Periodo di attività
1997 – in attività
Strumento Chitarra, Pianoforte
Etichetta Mushroom Records
A & E Records
Naïve Records
Warner Bros.
Helium 3
Band attuale Muse
Band precedenti
Album pubblicati 6
Studio 5
Live 3
Raccolte 1
Opere audiovisive pubblicate {{{numero opere audiovisive pubblicate}}}
Gruppi e artisti correlati {{{correlati}}}
Sito ufficiale
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Matthew James Bellamy (Cambridge, 9 giugno 1978) è un cantautore, pianista e chitarrista britannico. Matthew è la voce, chitarra, piano e il principale compositore del gruppo musicale britannico Muse. Il suo repertorio spazia dalla musica classica all'elettronica e al rock in tutte le sue sfumature.
Indice [nascondi]
1 Biografia
2 Colonna sonora
3 Vita privata
4 Voci correlate
5 Note
6 Collegamenti esterni
Biografia [modifica]
Matthew Bellamy nasce a Cambridge da madre di Belfast (Irlanda del Nord) e padre scozzese. Nel 1970 la madre Marilyn si trasferisce in Inghilterra dove incontra e sposa George Bellamy che ha già una figlia più grande avuta da un precedente matrimonio. I due si sposano e insieme hanno due figli, Matthew e Paul. Il padre George Bellamy tra gli anni '60 e gli anni '70 suona la chitarra ritmica nel gruppo strumentale chiamato The Tornados il cui singolo Telstar (1962) fu la prima canzone inglese a raggiungere la vetta nelle classifiche degli Stati Uniti[1]. La famiglia si trasferisce successivamente a Teignmouth, nel Devon dove Matthew, spinto dal padre, all'età di dieci anni comincia a studiare pianoforte. Quando il ragazzo ha quattordici anni, i genitori divorziano e Matthew viene mandato a vivere con i nonni. Comincia così ad avvicinarsi alla chitarra e inizia a suonare in diverse band scolastiche fino all'incontro a scuola con Dominic Howard e Chris Wolstenholme con i quali fonda una band che chiamano inizialmente Gothic Plague poi Fixed Penalty per arrivare a Rocket baby dolls. Nel 1994 il gruppo partecipa ad una competizione per gruppi musicali locali dove presentano pezzi rock rispetto alla corrente pop degli altri partecipanti. Sicuro di non assicurarsi la vittoria per le loro diverse idee musicali, Matthew decide di stupire il pubblico presentandosi sul palco con un pesante trucco e mantenendo un atteggiamento violento ed aggressivo, arrivando a distruggere il palco dopo l'esibizione[2]. Il suo comportamento convince la giuria che fa aggiudicare ai Rocket baby dolls il primo premio[2]; da quel momento si consolida il rapporto con gli altri due membri del gruppo. I tre amici decidono di cambiare il loro nome definitivamenti in Muse. L'atteggiamento irruento e distruttivo sul palco di Matthew durante le performance live rimane tutt'ora una sua caratteristica. Il 9 aprile 2004 i Muse si esibiscono all'Atlanta Cotton Club della città omonima e durante l'esecuzione del quinto pezzo in scaletta Citizen Erased, si infortuna gravemente il volto con la sua chitarra a sette corde Seven String Manson rompendosi un incisivo con una chiave del manico durante un salto[3][4].
Matthew Bellamy in concertoNel 1995 il produttore e disc jockey Dennis Smith assiste ad un concerto che il gruppo tiene in Cornovaglia e rimane colpito dal talento che Matthew dimostra sul palco nonostante non abbia ancora vent'anni. Due anni dopo decide di dedicare del tempo al gruppo concedendogli il suo studio di registrazione.
All'età di diciotto anni Matthew lascia la sua casa e si trasferisce ad Exeter dove lavora come decoratore insieme ad un amico per qualche tempo. Nel 1997 Matthew e il suo gruppo vengono messi sotto contratto sotto l'etichetta Dangerous Records con la quale pubblicano il loro primo EP intitolato Muse (EP) e successivamente Dennis Smith gli offre un contratto con la Taste Media.
Come musicista Bellamy utilizza spesso per le sue chitarre effetti particolari come il pedale Fuzz Factory dell'azienda americana Z.Vex, il Korg Kaoss Pad, un Whammy (leva collegata al manico della chitarra che agisce sulla tensione del vibrato tenendo in tensione tutte le corde, modificandone l'intonazione) e un phaser della MXR. Il suo riff di chitarra suonato nel singolo Plug In Baby è considerato dalla rivista Total Guitar magazine uno dei 25 riff più belli di tutti i tempi[5]. La sua voce particolare è caratterizzata da un potente falsetto normalmente fuori dalla portata di un cantante di sesso maschile. Bellamy riesce a raggiungere note molto alte con la sua voce grazie al fatto di aver sviluppato una tecnica speciale di respirazione[6]. All'inizio della sua carriera il suo tono di canto ha spesso causato al cantante una forte inibizione, cosa che lo faceva sforzare a cantare con un tono più basso[6].
Colonna sonora [modifica]
Matthew Bellamy ha